I bendaggi per il polso medicali possono essere indossati in presenza di un’infiammazione della guaina tendinea, forme lievi di sindrome del tunnel carpale e in seguito a slogature, contusioni o sovraccarichi. Essi possono inoltre essere impiegati per scopi preventivi per scaricare l’articolazione in caso di sollecitazione intensa nonché in presenza di disturbi cronici quali artrosi e artrite. I bendaggi sono inoltre indicati per tornare a muoversi.

Sebbene in linea di principio non ci sia un tempo di utilizzo massimo se il bendaggio per il polso è posizionato in modo corretto, la cosa migliore sarebbe quella di richiedere un consiglio medico o terapeutico. Per quanto riguarda la maggior parte delle patologie è tuttavia possibile rimuovere il bendaggio durante la notte, quando la mano si muove appena.

L’impiego di un bendaggio è efficace e consigliabile in presenza di numerosi quadri clinici che interessano l’articolazione del polso. L’azione di compressione riduce eventuali gonfiori permettendo così di contrastare anche il dolore. La cosa migliore sarebbe quella di chiedere un parere al proprio medico o terapeuta.

I bendaggi per il polso offrono maggiore flessibilità rispetto alle ortesi. La pressione compressiva può contribuire a ridurre il gonfiore e a favorire il processo di guarigione. In particolare, quando occorre tornare progressivamente al movimento, un bendaggio rappresenta la prima scelta. Per l’articolazione del polso, le ortesi vengono utilizzate per l’immobilizzazione mirata di aree specifiche. L’utilizzo di un’ortesi può risultare ragionevole ad esempio in seguito a una lesione acuta o a un intervento chirurgico per ottenere un’immobilizzazione temporanea e una stabilizzazione controllata. La struttura prevalentemente rigida delle ortesi offre una protezione stabile e, a seconda del modello, permette di regolare in modo personalizzato il raggio di movimento dell’articolazione consentito.